L’osteoartrosi di ginocchio è un disturbo muscolo scheletrico tra i più comuni che può portare a sviluppare dolore cronico, rigidità articolare, funzionalità alterata e una riduzione della qualità della vita [1].
L’esercizio è il trattamento da preferire [2], essendo raccomandato in tutte le Linee Guida [3] e nelle revisioni della letteratura piu’ aggiornate e metodologicamente migliori [4]. Qual è la dose corretta dell’esercizio?
Medical exercise therapy (MET) è una modalità di somministrazione dell’esercizio sviluppata in Norvegia negli anni ’60 derivata dal modello bio-psico-sociale [5] e basata sul principio dell’autoselezione degli esercizi, laddove il paziente setta la dose degli esercizi insieme al fisioterapista [6].
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A causa della grande variabilità nella prescrizione degli esercizi e del loro scarso reporting in letteratura, ciò ha reso difficile identificare la dose ottimale di esercizio da utilizzare a scopo terapeutico [8] e, anche se negli ultimi anni la qualità del reporting stia migliorando, molti RCT mancano comunque dei dettagli necessari per valutare e replicare in maniera accurata l’esecuzione e la dose corretta degli esercizi replicabili nella pratica clinica [9].
Torstensen et al. [10] hanno utilizzato una terapia basata sugli esercizi in uno studio sull’artrosi di ginocchio, comparando un’alta dose di esercizio versus una bassa dose. Venivano indagati la funzione, il dolore, la qualità della vita in un campione di paziente con dolore al ginocchio da lungo tempo.
189 pazienti con diagnosi di osteoartrosi al ginocchio e storia di dolore e funzione diminuita venivano divisi in due gruppi: gruppo ALTA DOSE (n=98; 11 esercizi; dai 70 ai 90 minuti a sessione; 3 sets, 30 ripezioni per ogni esercizio), gruppo BASSA DOSE (n= 91; 5 esercizi; dai 20 ai 30 minuti; 2 sets, 10 ripetizioni per esercizio).
Venivano eseguiti esercizi GLOBALI (aerobici), SEMIGLOBALI (multi segmentali) e LOCALI (articolazione-specifici), 3 volte a settimana per 12 settimane sotto la supervisione di un fisioterapista.
RISULTATI
Entrambi i gruppi miglioravano nel tempo, ma al contrario di quanto ci si sarebbe aspettati, il gruppo ALTA DOSE non dimostrava benefici significativi rispetto al gruppo BASSA DOSE.
L’unica eccezione era per il punteggio della KOOS che riguardava la funzione nello sport e le attività ricreative, dove il gruppo ALTA DOSE dimostrava risultati migliori alla fine delle 12 settimane di trattamento e ai 6 mesi di follow up (11 punti di differenza tra i gruppi). Un miglioramento leggermente migliore ma non significativo nella qualità della vita (QoL) a 6 e 12 mesi post intervento.
CONCLUSIONI
I risultati dello studio di Torstensen non supportano la superiorità di un approccio basato su esercizi ad ALTA DOSE rispetto ad un approccio a BASSA DOSE. L’unica eccezione sono i piccoli benefici dell’esercizio ad ALTA DOSE per quanto riguarda la funzione nello sport/attività ricreative e la QoL.
Concludiamo questo excursus con un estratto preso direttamente dallo studio di Torstensen in cui si afferma testualmente
“The use of exercise treatment in chronic pain conditions should be viewed as a form of cognitive therapy, where the goal is to modulate pain thus patients’ thoughts and feelings about it rather than increasing muscle strength and endurance.” [11]
“L’uso dell’esercizio in condizioni di dolore cronico dovrebbe essere visto come una forma di terapia cognitiva, in cui l’obiettivo è modulare il dolore e, quindi, i pensieri e le sensazioni dei pazienti riguardo la loro condizione, piuttosto che aumentare la forza muscolare o la resistenza.”
Bibliografia:
2. NICE Guidelines: osteoarthritis in over 16s: diagnosis and management. 2022.
4. Fransen M. Exercise for osteoarthritis of the knee. Cochrane Database Syst Rev. 2015