MAGAZINE

MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE

Uno studio condotto dall’università di Sidney in Australia ha scoperto che incrementare in maniera graduale la forza dei propri muscoli attraverso attività come l’utilizzo di sovraccarichi migliori anche le funzioni cognitive

MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE
MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE

Lo studio è stato condotto in collaborazione con il Centre For Healthy Brain Ageing (CHeBA) presso l’Università del Galles e L’Università di Adelaide. 

I risultati sono stati pubblicati sul Journal of American Geriatrcs. 

Il trial, chiamato SMART (Study of Mental and Resistance Training) è stato condotto su pazienti con impairment cognitivo lieve, di età compresa tra i 55 e i 68 anni.
I pazienti con questo tipo di problema hanno un alto rischio di sviluppare demenza e Alzheimer [1,2]. 

I risultati di questo studio sono particolarmente interessanti data l’alta incidenza della demenza e dell’Alzheimer nella popolazione anziana.
In accordo con il World Alzheimer Report del 2016 [3], 47 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza e questo numero sembra destinato a triplicare nel 2050. 

A causa degli alti costi per le cure dispensate ai pazienti con demenza, il World Alzheimer Report raccomanda di non fermarsi al solo consulto medico specialistico. Infatti, il report suggerisce un approccio olistico che si focalizzi sul migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di questa condizione. 

Visto in questo contesto, un link tra allenamento fisico e miglioramento delle funzioni cognitive potrebbe essere un passo nella giusta direzione

COME UN PROGRAMMA MONITORATO DI ESERCIZI CON SOVRACCARICHI PUO’ MIGLIORARE LE FUNZIONI COGNITIVE 

MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE
L’utilizzo di sovraccarichi migliori anche le funzioni cognitive

Lo studio esamina un programma di esercizi con sovraccarichi eseguito in maniera progressiva e graduale con l’obiettivo di monitorare i cambiamenti delle funzioni cerebrali. 

Vengono esaminati 100 pazienti anziani con un impairment cognitivo lieve: queste persone hanno difficoltà cognitive degne di note, ma non tali da interferire con le loro attività quotidiane. 

80% dei pazienti a cui viene diagnosticato un disturbo di questo tipo svilupperà l’Alzheimer nei successivi 6 anni [4]. 

Nello studio, i pazienti con impairment cognitivo venivano divisi in 4 gruppi e assegnati a svolgere attività diverse. Queste includevano una combinazione di esercizi con i sovraccarichi e una attività placebo [5] sotto forma di stretching.
Ad altri gruppi di pazienti venivano somministrate attività quali un training cognitivo eseguito tramite computer e il suo equivalente placebo. 

Il training cognitivo e le attività placebo non apportavano nessun miglioramento cognitivo

Al contrario, lo studio dimostrava una relazione diretta tra il miglioramento delle funzioni cerebrali e i guadagni in termini di forza muscolare. 

Forma

Altri studi [6] hanno dimostrato un link positivo tra esercizio fisico e funzioni cognitive, ma il trial SMART diretto dal Dr. Mavros ci consegna ulteriori informazioni sul tipo, la qualità e la frequenza dell’esercizio necessario per trarne a livello cognitivo tutti i benefici. 

Nel trial, i partecipanti eseguivano allenamenti tramite sovraccarichi (pesi) per 6 mesi, due/tre volte a settimana, lavorando almeno all’80% della loro  forza massima.


I carichi venivano gradualmente incrementati nel momento in cui i partecipanti divenivano via via più forti e cercando sempre di rimanere almeno all’80% della loro forza massima. 

Più le persone, soprattutto gli anziani, eseguono attività fisica tramite sovraccarichi, più avremo una popolazione anziana in salute, sia fisicamente che cognitivamente.  

La chiave per ottenere risultati significativi potrebbe essere legata ai parametri di allenamento: cercare di allenarsi frequentemente, almeno 2 volte a settimana e usare alte intensità, al fine di massimizzare i guadagni di forza, darà il massimo beneficio anche alle funzioni cognitive. 

Oltre a fornirci questi risultati, lo SMART è anche il primo studio che dimostra una chiaro nesso di causalità tra l’incremento della forza muscolare e  le funzioni cerebrali in pazienti di 55 anni con impairment cognitivi

MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE
MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE

ESERCZIO E FUNZIONI COGNITIVE 

E’ stato studiato come l’esercizio aiuti indirettamente a prevenire l’insorgenza dell’Alzheimer e abbassi il rischio di avere problemi cognitivi [6]. L’esercizio aiuta alcuni processi fisiologici fondamentali come la regolazione del glucosio e la salute cardiovascolare. Quando questi processi svolgono la loro funzione in maniera sub-ottimale, il rischio di sviluppare Alzheimer e problematiche cognitive aumenta. 

L’esercizio fisico inoltre migliora anche gli altri processi cognitivi, come l’attenzione selettiva, la programmazione, l’organizzazione e il multitasking. 

Alcuni studi, inoltre, hanno scoperto una connessione tra un incremento nella dimensione di certe aree del cervello e l’esercizio fisico [7]. 

Con l’avanzare del’età, l’ippocampo riduce le sue dimensioni, fenomeno che comporta deficit cognitivi. 

A tal proposito, l’esercizio aerobico ha dimostrato essere efficace nell’aumentare le dimensioni della parte anteriore dell’ippocampo del 2%, migliorando la memoria spaziale

Un altro studio, che comprendeva il Dr. Mavros tra i ricercatori, ha scoperto recentemente che gli stessi effetti cognitivi benefici si ottengono dopo un programma di allenamento con i sovraccarichi [8]. 

Usando la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI), i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti a livello cerebrale dopo 6 mesi di allenamento progressivo con i sovraccarichi e training cognitivo con il computer in una popolazione anziana. I risultati dimostrano come questo tipo di allenamento migliori significativamente le funzioni cognitive nella loro globalità. 

Gli autori di questo studio sottolineavano come rimane poco chiaro se il training di esercizio fisico arrestasse gli effetti degenerativi dell’invecchiamento sulle funzioni cerebrali o se andasse ad attivare o incrementare altri meccanismi di supporto alle funzioni cognitive. 

Anche se rimane di fatto assodata la connessione tra forza muscolare e impairment cognitivi, il meccanismo alla base non è ancora del tutto chiaro. 

In futuro, la speranza dei ricercatori sarebbe quella di scoprire queste connessioni, cercando le restanti relazioni tra massa cerebrale, forza muscolare e miglioramenti cognitivi. 

MUSCOLI PIU’ FORTI TI PORTANO AD AVERE ANCHE UN CERVELLO PIU’ FORTE

Bibliografia

  1. Beydoun MA, Beydoun HA, Gamaldo AA et al. Epidemiologic studies of modifiable factors associated with cognition and dementia: Systematic review and meta-analysis. BMC Public Health. 2014
  1. Barnes DE, Yaffe K, Satariano WA et al. A longitudinal study of cardiorespiratory fitness and cognitive function in healthy older adults. J Am Geriatr Soc. 2003
  1. Prince M, Guerchet M, Prina M. Policy Brief for Heads of Government: The Global Impact of Dementia 2013–2050. London: Alzheimer’s Disease International, 2013. 
  1. Lopez OL. Mild cognitive impairment. Continuum (Minneap Minn). 2013
  1. Colloca L, Klinger R, Flor H, Bingel U. Placebo analgesia: psychological and neurobiological mechanisms. Pain. 2013. 
  1. Baker LD, Frank LL, Foster-Schubert K, et al. Effects of aerobic exercise on mild cognitive impairment: a controlled trial. Arch Neurol. 2010
  1. Kirk I. Erickson, Michelle W. Voss, Ruchika Shaurya Prakash, et al. Exercise training increases size of hippocampus and improves memory. Proc Natl Acad Sci U S A. 2011
  1. Suo, C., Singh, M., Gates, N. et al. Therapeutically relevant structural and functional mechanisms triggered by physical and cognitive exercise. Mol Psychiatry. 2016

PER SAPERNE DI PIÙ SU: LA SARCOPENIA È ASSOCIATA AD ALZHEIMER E DECLINO COGNITIVO. CLICCA QUI